Escursioni e ricerche pedagogiche – marzo 2025
Scoperte pedagogiche, siti web educativi, iniziative didattiche di rilievo, persone interessanti.
Quest’articolo è una raccolta delle scoperte di questo mese di marzo 2025, delle idee che mi hanno ronzato in testa nelle ultime settimane, dei siti web di argomento educativo che mi hanno più colpito e delle iniziative didattiche di rilievo avvenute nel mese. A tutto ciò si aggiungano le persone scovate on-line, che hanno destato il mio interesse e quindi sulle quali sono andato a documentarmi. Alcune di loro mi piacerebbe proprio intervistarle per il podcast Carta Bianca.
In somma, come già detto all’inizio, si tratta di una raccolta di escursione e ricerche educative, la prima su questo sito. Essa riflette l’attività quotidiana della mia mente, nella quale convivono allo stesso tempo tanti chiodi fissi e tante emozioni per nuove scoperte.
1. «Cosa sono i valori? Genesi ed esperienza di ciò che vale»
Avete mai sentito parlare delle Romanae Disputationes? Si tratta di un concorso annuale di filosofia cui possono partecipare team o studenti del III, IV e V anno delle scuole superiori. “Possono partecipare più team per scuola o, per la categoria Monologhi, più studenti/studentesse per scuola. Ogni team o studente singolo deve essere accompagnato da un docente referente e può presentare solo un elaborato scritto o (aut) un video o (aut) un monologo.”
Il tema di quest’anno è un tema sul quale rifletto profondamente da circa cinque anni e sul quale mi sono anche scontrato, senza alcun esito, con qualche collega, decisamente disinteressato all’argomento: «Cosa sono i valori? Genesi ed esperienza di ciò che vale».
Qui su lascuolaimamginata.it ho scritto un articolo relativo proprio ad un principio, un valore, sul quale ormai non transigo più. Mi spiego meglio. Se in una scuola non trovo questo valore allora non sono disposto a lavorarci.
I valori, chiamateli pure principi o linee guida, sono a mio avviso alla basa di qualsiasi riflessione pedagogica e di qualunque conseguente progetto educativo. Sono i valori condivisi ad ispirare la pedagogia e l’agire educativo.
Nel corso del 2024, ispirato da alcune pagine di Damiano Felini, sono andato a ricerca i valori dell’educazione nelle opere di Cesare Scurati, e poi seguendo le citazioni di quest’ultimo, ho iniziato a leggere “I valori dell’educazione” di Olivier Reboul (1992). La mia ricerca si è però arenata per mancanza di un confronto vivo. Come sempre. Non amo riflettere e basta su temi così importanti. Vorrei confrontarmi con i colleghi ma incontro solo muri e porte chiuse.
Per fortuna non sono il solo ad interrogarmi sul tema dei valori. Tutti i grandi maestri e pedagoghi del passato si sono interrogati sul tema, come Bruno Ciari, e quest’anno il concorso Romanae Disputationes ha rilanciato il tema, spingendo i ragazzi a riflettere, informarsi, documentarsi e dire la loro.
«Le tecniche didattiche sono i valori stessi»
«Le tecniche didattiche sono i valori stessi» scriveva Bruno Ciari. Il nome di Bruno Ciari non è certamente famoso come quello di Maria Montessori. Il suo contributo al mondo della scuola negli anni '60 del XX secolo, al Movimento di Cooperazione Educativa, e al mondo della pedagogia in generale è però prezioso.
Il Concorso Romanae Disputationes intende risvegliare l’interesse alla filosofia e sviluppare le capacità critiche e dialettiche degli studenti e delle studentesse attraverso un percorso di studio e di confronto, aperto a tutti gli orientamenti culturali, da realizzare in collaborazione con il mondo universitario, ponendo a tema le grandi domande che la filosofia offre all’uomo contemporaneo.
[…] Si tratta di un’attività di valore formativo, riconosciuta come attività PCTO.
Sviluppo delle capacità critiche e dialettiche;
Sviluppo della capacità di sintesi, dell’esercizio della scrittura e delle competenze argomentative;
Sviluppo della capacità di lavorare in team.
Attività dal valore orientativo, riconosciuta come PCTO;
Consiglio a tutti i lettori di visitare il canale YouTube delle Romanae Disputationes, scegliere un video di uno dei vincitori ed ascoltare attentamente cosa hanno da dire i nostri ragazzi di oggi sui valori.
Qui desidero segnalare in particolare la prima classificata nella sezione dei monologhi senior, ovvero del V anno, Giorgia Zappa col suo discorso dal titolo “Servo, padrone e algoritmo”.
Gli atti delle Romanae Disputationes
Ogni anno la rivista “La Ricerca” della Loescher pubblica gli atti in un quaderno monografico. Chi è interessato può acquistare il numero del quaderno on-line in versione cartacea o digitale.
Ecco i quaderni e i temi davvero interessanti degli scorsi anni:
Eventi passati sul sito ufficiale
Quid est tempus? 2024 (I Quaderni di Ricerca #79)
Che cos’è la realtà? 2023, archivio (I Quaderni di Ricerca #71)
2021, Affetti e legami. Forme della comunità. (I Quaderni di Ricerca #57)
2020, Linguaggio e mondo. Il potere della parola. (I Quaderni di Ricerca #54)
2019, Un extrême désir. Cartesio, Discorso sul metodo. Natura e possibilità del desiderio (I Quaderni di Ricerca #49)
2018, La natura del bello. (I Quaderni di Ricerca #41)
2017, Logos e techne. Tecnologia e filosofia (I Quaderni di Ricerca #36)
2016, Unicuique suum. Radici, condizioni ed espressioni della giustizia (I Quaderni di Ricerca #29)
2015, «Libertà va cercando, ch’è sì cara». L’esperienza della libertà (I Quaderni della Ricerca #22)
Lezioni per la serenità
In “Lezioni del Buddha per raggiungere la serenità in 3 mesi. 90 esercizi per rendere meravigliosa la vita di tutti i giorni” il monaco buddhista zen giapponese Nansen Osho, direttore anche di una scuola dell’infanzia situata al fianco del proprio tempio, elenca le linee guida del suo agire. Dovremmo far tesoro di questa lezione buddhista e agire anche noi guidati da chiare linee guida. È su di esse che si base il nostro agire quotidiano a scuola, che si basano le nostre scelte, ed è seguendo queste linee guida che camminiamo lungo il meraviglioso sentiero dell’esistenza, consapevoli di cosa facciamo, dichiamo, pensiamo e testimoniamo di fronte ai ragazzi.
Anche le associazioni italiane scout hanno una forte impronta valoriale. Se vi prendete la briga di procurarvi e leggere i progetti educativi globali dell’AGESCI e del CNGEI, resterete stupiti dell’impianto che il progetto possiede. Provate poi a paragonarlo con quello della vostra scuola: cosa ne esce?
2. Interviste sull’educazione in cantiere
Sono davvero interessato al confronto con docenti, educatori, tutor, animatori e persone che abbiano a che vedere col mondo dell’educazione. È proprio per questo che ho iniziato a cercare persone da intervistare e a realizzare la prima intervista per il podcast Carta Bianca. Mi chiedo: dovrei domandare anche ai lettori se vogliono fare un’intervista?
Ai lettori potrei scrivere:
Educare è “agire educativo” e la pratica è dunque una dimensione fondamentale.
Il podcast de lascuolaimmaginata.it, Carta bianca, è nato proprio per questo motivo, per soddisfare il desiderio di fare qualcosa di pratico, di concreto. L’intento del podcast è quello di parlare delle tante diverse forme dell’educazione e, allo stesso tempo, conoscere e dialogare con nuove persone.Cari lettori, se volete contribuire al dibattito sull’educazione, render conto delle vostre esperienze di vita, offrire le vostre testimonianze, raccontare di cosa vi occupate o vi siete occupati in passato, cosa vi appassiona di più, allora contattatemi scrivetemi all’indirizzo luigi@lascuolaimmaginata.it.
Se invece conoscete qualcuno di cui vale la pena conoscere la storia e gesta, allora proponetegli un’intervista, magari potremmo farla tutti insieme.
Grazie!
Persone che mi piacerebbe intervistare
Selima Negro, educatrice
Riccardo Romagnoli, maestro, professore e preside in pensione
Cecilia Fazioli, pedagogista – “La scuola parentale. Come farla diventare una vera opportunità formativa per bambini e ragazzi”
Fabio Marchesini, maestro della pedagogia Waldorf
3. Cosa mi ronza in testa questo mese
Tante cose mi sono ronzate in testa questo mese e mi ronzano ancora:
Attivismo pedagogico
Educazione Nuova
Pedagogia del bosco
Educazione libertaria
Pedagogia Waldorf
UD di informatica per le medie e per le superiori
Sono convinto del fatto che se non si può sperimentare nell’insegnamento, e sottolineo “sperimentare”, allora non c’è insegnamento vero ed efficace. L’insegnamento nella scuola non è una conferenza di un adulto che parla mentre una platea di studenti lo ascolta compostamente.
Pedagogia Waldorf
Sono tante le cose che ho letto e soprattuto i video che ho guardato a proposito delle scuole steineriane e della pedagogia Waldorf questo mese. Non mi stanco di ascoltare maestre, maestri ed ex studenti che raccontano la propria esperienza e spero di poterne conoscere qualcuno di persona. Finalmente qualcuno che pensa e dice cose sensate a proposito della pratica dell’educazione, della crescita integrale dei ragazzi, del fare scuola con le mani, delle esperienze, del creare cose utili, dello stare insieme e socializzare, e molto altro che vado scoprendo.

Se chi legge queste righe non sa cosa sia bene una scuola steineriana, o una scuola a ispirazione steineriana, o se chi legge l’ha sentito dire e si è fatto un’idea di un certo tipo e quindi ha diverse remore e tanti pregiudizi, allora lo invito ad ascoltare le parole del maestro fiorentino Matteo Marchesini, che nel video riportato qui sotto presenta il liceo Waldorf e la pedagogia del cosiddetto terzo settennio, quello dai 14 ai 21 anni.
4. La scuola fuori dalla scuola
Ho in testo una serie di domande da un anno e mezzo a questa parte. Ovvero da quando me ne vado in giro a conoscere le realtà parentali italiane, a piedi o on-line.
Qual è il panorama dell’istruzione parentale il Italia? quali le tendenze e le realtà più grandi ad oggi?
Qui in Trentino il trend è in crescita. Lo racconta uno dei quotidiani locali della mia provincia il "T quotidiano" che titola un recente articolo del 15 gennaio 2025 così: Homeschooling, in Trentino sono 336 gli iscritti alla scuola in casa. Malfer (Campobase): «Bloccare la fuga».
Io mi faccio un sacco di domande. Chi sa se anche i presidi e i provveditori d’Italia e del mondo se le fanno. Mi chiedo:
Quali sono le tendenze e le realtà dell’istruzione parentale a febbraio 2025?
Qual è lo stato dell’arte dell’istruzione parentale oggi e quali prospettive ci aspettano?
Come sta evolvendo l’educazione fuori dagli schemi e qual è il ruolo dell’istruzione parentale nel 2025?
Dove sta andando l’istruzione parentale? Quali modelli si stanno affermando?
La scuola senza scuola è davvero una strada percorribile? Quali sono le esperienze più significative?
Quali alternative concrete esistono alla scuola tradizionale? Quali dati e testimonianze emergono a febbraio 2025?
Qual è l’impatto dell’istruzione parentale in Italia?
Cosa significa oggi educare oltre la scuola classica? Quali sfide e opportunità incontrano le famiglie?
Come funzionano le comunità educanti e quale ruolo hanno nell’istruzione parentale?
Perché non facciamo dare agli studenti una valutazione sugli insegnanti e non glieli facciamo scegliere?
5. La lunga storia delle Slide
Tanti di noi creano slide quasi tutti i giorni. Si tratta di uno strumento nato negli anni ‘70 quando nel mondo del business e nel mondo accademico si diffusero i lucidi e i proiettori per i lucidi.
Negli USA all’epoca nacque e si consolidò un reparto speciale dedicato alla progettazione e realizzazione grafica di immagini e grafici, e alla conseguente stampa su lucido, all’interno della grande realtà aziendale della General Electric. Il reparto si chiamava Genigraphics.
Esiste ancora oggi una pagina Facebook degli ex dipendenti dove negli anni sono state pubblicate anche numerose immagini, immagini incredibili, con una qualità che non ci si aspetterebbe dalla grafica computerizzata dell’epoca, immagini che poi sarebbero diventate famose col nome di ClipArt. Sì proprio quelle che tanti di noi hanno utilizzato in Microsoft Word per anni.
Negli anni ‘80 poi arrivarono i personal computer e i primi software per creare presentazioni e slide. Software che rispetto ai lucidi e alle diapositive della Genigraphics erano anno luce indietro nell’arte delle presentazioni. Testi in bianco e nero, grafici in bassa risoluzione con pochissime opzioni La situazione non migliorò di molto nell’arco di un decennio, finché negli anni ‘90 non arrivò un software incredibile.

Il software in questione nacque sulla stessa piattaforma, NeXT, sulla quale TimBerners-Lee ideò il World Wide Web. Il software ha una particolarità che lo rende unico. Esistono infatti due differenti modalità di visualizzazione delle slide: la prima chiamata “Outline” e la seconda chiamata “Slide Show”. Si tratta di una grande innovazione e di un unicum. Ad oggi non esiste un software che faccia tutto ciò che faceva Concurrence.
Ecco qui di seguito le due viste.
Per i lettori davvero curiosi ecco il manuale integrale del software.
Anche Steve Jobs, prima della nascita del software “Apple Keynote”, utilizzò Concurrence durante alcune sue conferenze. Oggi il settore delle slide ha fatto passi da gigante e il mercato è dominato da PowerPoint e Keynote. Pochi propongo soluzioni alternative e metodi differenti di approcciarsi alla realizzazione delle slide. Date un’occhiata a Deckset per esempio, un software che utilizza il Markdown.
Da ultimo mi è d’obbligo menzionare il prezioso lavoro dell’amica e presentation designer Sara Groblechner. Il suo quotidiano contributo formativo e stilistico alla progettazione e realizzazione è ormai famoso e ampiamente apprezzato da grandi multinazionali, conferenze e piattaforme di e-learning.
Nell’autunno 2024 Sara ha anche presentato al pubblico un approfondito corso di “slide telling” che permette di apprendere in autonomia lo sviluppo delle presentazioni e comprendere a fondo i principi grafici che stanno dietro ad una efficace progettazione. Il suo canale YouTube conta qualcosa come 43.000 iscritti. È uno di quei canali da esplorare, studiare e seguire.
6. I manuali interessanti scoperti questo mese
Sono solito parlare di libri. Mai avrei pensato di parlare qui di un manuale scolastico, figuriamo di quattro o cinque. Stavolta però è un obbligo morale.
La recensione dei volumi scoperti questo mese e nei mesi scorsi meriterebbe un articolo di approfondimento. Queste però sono solo “escursioni pedagogiche” quindi ho deciso di proporre solo qualche una carrellata di immagini.